La crescente frequenza degli eventi meteorologici estremi mette alla prova la tradizionale nozione di caso fortuito prevista dall’art. 2051 c.c. In passato, piogge torrenziali o alluvioni erano considerate automaticamente eventi imprevedibili; oggi la Cassazione sottolinea che non basta più definirle “eccezionali”: occorrono dati scientifici per provarne la rarità e l’imprevedibilità assoluta.

La responsabilità del custode, infatti, è di natura oggettiva e può essere esclusa solo dimostrando l’intervento di un fattore esterno davvero inevitabile (Cass., Sez. Unite, 30 giugno 2022, n. 20943).

Con orientamenti recenti (Cass., Sez. 3, 20 luglio 2023, n. 21675 e Cass., Sez. III civ., 6 giugno 2025, n. 15187), la Corte ha chiarito che il custode non può limitarsi a produrre generiche attestazioni di eccezionalità. È necessario fondare la prova su dati pluviometrici e statistici, riferiti al territorio specifico.

Non ogni pioggia intensa è un caso fortuito: “occorre dimostrare, con dati scientifici, la sua eccezionalità e imprevedibilità assoluta”.

Caso fortuito e responsabilità del custode in caso di eventi meteorologici estremi - art. 2051 c.c.

Oltre all’elemento imprevedibile, la Cassazione ribadisce che pesa anche il fattore manutenzione. Il custode deve dimostrare non solo la straordinarietà dell’evento, ma anche di aver effettuato interventi puntuali e costanti (pulizia di condotte, tombini, grondaie). In assenza di documentazione adeguata, la responsabilità ex art. 2051 c.c. permane, come confermato da precedenti giurisprudenziali (Cass. 18787/2015; Cass. 3606/2016).

Questa evoluzione segna una svolta: il fortuito da categoria ampia si riduce a ipotesi marginale. Per i gestori di servizi pubblici e i condomìni significa pianificare manutenzioni documentate e preventive; per le assicurazioni, valutare clausole più stringenti sugli eventi catastrofali. La responsabilità civile si sposta sempre più sulla logica della prevenzione e della gestione del rischio.

Conclusioni

L’ordinanza n. 15187/2025 della Cassazione ribadisce un principio fondamentale: il caso fortuito non è un alibi automatico contro i danni da maltempo. Solo eventi davvero imprevedibili e inevitabili, dimostrati con criteri oggettivi e accompagnati da una scrupolosa manutenzione, possono liberare il custode da responsabilità.

FAQ

Cos’è il caso fortuito nell’art. 2051 c.c.?
È un evento esterno, imprevedibile e inevitabile che interrompe il nesso causale tra cosa in custodia e danno.

Un’alluvione è sempre caso fortuito?
No. La Cassazione richiede dati scientifici per provare imprevedibilità ed eccezionalità assoluta.

Chi deve dimostrare il caso fortuito?
Il custode. L’onere della prova grava interamente su di lui.

La manutenzione incide sulla responsabilità?
Sì. Senza manutenzione documentata, la responsabilità del custode rimane.

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